“Il tè è un culto fondato sull’adorazione di ciò che è bello tra i sordidi fatti della quotidiana esistenza” Kakuzo Okakura
Quando ti sei innamorata del te'?
Quando ho capito che non era una semplice bevanda. Quando ho intuito che dietro al tè c’era un mondo da scoprire per migliorare la nostra vita.
L’aspetto del tè che ho amato per primo è stato quello della condivisione, il suo lato sociale. Una confezione di tè è sempre stato il regalo del Natale per tutti ed una infusione calda (o fredda) sempre pronta per i miei amici.
L’altro aspetto che amo del tè è il suo aroma inebriante, i suoi benefici su mente e corpo. La sua storia, che lo vede protagonista di banchetti lussuosi ma anche bevanda intima e meditativa, è permeata da avventure straordinarie. Amo la piacevole intimità che l’attesa dell’infusione regala alle persone. Ama il rito che mi permette di avere tempo prezioso per ascoltare ed ascoltarmi. Con gli anni ho scoperto che amare il tè significa amare culture e tradizioni, popoli e territori, significa viaggiare, conoscere persone con la stessa passione. Amare il tè significa assaggiarne le sue mille tonalità senza riserve, lasciandoci trasportare tra leggende e storie di imperatori e guerre feroci.
La cultura asiatica considera la vita materiale un tutt’uno con quella intellettuale. Il cibo non nutre solo il nostro corpo ma anche i nostri pensieri. Se si viaggia in Cina si ha occasione di scoprire personalmente che il tè esprime davvero, in maniera del tutto naturale, questo legame, questa unità tra materiale e spirituale. Il tè fa da millenni volare l’immaginazione di poeti, letterati e guerrieri. Il tè ti fa sentire al di sopra della mondanità: mantenendo la mente libera ti fa sentire vicino alla saggezza e aiuta a non perdere l’equilibrio. Amico della meditazione il tè immerge in una profonda tranquillità.
Il tè mi permette di esprimere la mia creatività, educare al bello e alla salute, viaggiare, scoprire, conoscere.
Come ti sei formata?
Ho studiato molto e ho avuto 2 mentori che si sono occupati di insegnarmi tutto quello che sapevano. Ma poi, come in tutte le cose della vita, si impara un lavoro con l’esperienza sul campo. Ho sempre potuto godere di una innata creatività che si autoalimenta quando sono a contatto con la natura ed il bello. Ho viaggiato e assaggiato molto.
Da qualche anno anche in Italia sono nate scuole on line e of-line che propongono percorsi di formazione a vari livelli. Quando sono partita io più di 20 anni fa, gli insegnanti me li sono cercati in giro per il mondo da sola. Un po' di fortuna, e tanta intraprendenza… ho creato il lavoro dei miei sogni. Fui la prima in Italia a spiegare perché la preparazione del tè è tanto importante e diversa da paese a paese e da teiera a teiera. Nel 2002 pubblicai un manuale di aiuto alla perfetta infusione che donavo in regalo a tutti i clienti dei miei negozi in cui spiegavo come fare il tè e cosa percepire durante la degustazione!
Cosa significa Tea Stylist? Ci puoi spiegare meglio il tuo lavoro?
Tea Stylist è un termine che ho creato io è il mio modo di spiegare al mondo il mio lavoro molto eclettico ed articolato. Ho iniziato a parlare di tè a Milano nel 2000 attraverso eventi e occasioni di incontro. Organizzavo dei corsi sull’organizzazione di eventi dove il tè era protagonista. In questi anni ho scritto il mio primo libro L’Arte del Ricevere quando il gesto dell’ospitalità diventa arte ed emozione.
Ottobre 2002 ho aperto la prima delle 3 boutique ArtedelRicevere e del tè ho voluto rappresentare l’esperienza in due modi differenti per permettere a tutti di avvicinarsi a questa magica bevanda. Il tè come “esperienza” e benessere con cui arricchire il nostro quotidiano.
Ho ridato valore ad una bevanda non ancora conosciuta nel suo vero potenziale in Italia e da qui sono nati gli eventi e le collaborazioni più divertenti. In questi anni mi sono occupata di cerimonie, da quella cinese a quella più semplice marocchina, lavorando con enti del turismo, musei, associazioni culturali che mi hanno permesso di raccontare l’anima più intima del tè e forse mi hanno anche permesso di studiare tradizioni e costumi assaporando pagina dopo pagina, la magia di questo antico elisir di lunga vita. Mi sono occupata di Garden Tea Party, ho organizzato battesimi, eventi aziendali, degustazione guidate abbinate a sigari toscani e cioccolato. Ho lavorato per la moda con eventi a tema per Monclaire, Kenzo, Shuemura, Dolce&Gabbana, nell’arte e nel beni culturali con FAI e gallerie d’arte. Ho vinto Cocktail Competition con ricette da me create a base di tè e ho scritto ricette dove il tè è protagonista andando in televisione con Benedetta Parodi insieme alla mia Crostata al limone e tè Darjeeling.
Ecco dunque come nasce la parola “Tea Stylist”. Nasce principalmente perché attorno al tè credo di essermi divertita ad interpretare i sui mille volti e i suoi mille aspetti. Una interpretazione che ha il mio stile creativo e specializzato. Una bevanda certamente non italiana ma che ho trasformato in questi 20 anni in una LuxuryExperience. Il tè per sua natura è una bevanda che non è mai uguale a sé stessa, sia perché è un prodotto vivo che cambia aroma grazie ad un monsone o ad un raggio di sole caldo, sia per il fatto che la compagnia rende unico ogni incontro. Ichigo Ichie!
Sul sito www.francescanatali.me trovi la mia avventura nel mondo del tè iniziata nel 2002 a Milano.
Una tazza di tè non solo una semplice bevanda.Quali sono le perfette condizioni per goderne appieno?
Per prima cosa darsi il permesso di esplorare aromi e gusti che non si conosce. È poi importante avere tempo, prendere appunti e scrivere le sensazioni che si provano bevendo un tè bianco o un tè oolong. Ascoltare come sta il nostro corpo ed i nostri pensieri.
Quali errori dovremmo evitare nella preparazione di una tazza di tè avere formalmente evitare?
A livello pratico bisognerebbe:
-Segliere di preparare il nostro tè con un’acqua dal residuo molto fisso basso e pH neutro. Per citare qualche marca: Plose, Lurisia, Lauretana, Sant’Anna.
- Sarebbe opportuno usare sempre tè con foglie sfuse di raccolto artigianale e mai tè con foglie processate in CTC o nelle bustine monouso. Un tè in busta non può essere un tè fresco e vivace.
-Bloccare l’infusione quando il tuo gusto dice, ok!
-Conservare il tè al riparo da luce e calore
-Acquistare piccole quantità cosi che il tè non invecchi. Solo un tè acquisisce valore nel tempo potendo invecchiare serenamente. Si chiama Pu-Erh ed è molto pregiato.
Come Tea Stylist hai un anedotto da raccontarci?
Ho lavorato per la moda, hotel di lusso e chef stellati ma l’esperienza più affascinante è stata quando ho creato una selezione di Tea&Herbal per un marchio Beauty di lusso Prismologie. La challenge più divertente che abbia mai creato. Partendo dall’aroma e dalle proprietà di ciascun colore ho creato 5 ricette esclusive che lavorano su mente e corpo apportando i benefici delle vibrazioni dei vari colori. A pensarci bene credo sia nata in quell’anno l’idea del mio progetto SuperHerbSuperYou. Live life in full bloom.
Dopo il diploma a Londra in NutritionalConsultan nel 2019, la mia passione per i superfoods e sull’epigenetica mi hanno portato ad usare queste erbe per aiutare i clienti a migliorare le performance fisiche e mentali grazie anche ad una tazza di tè.
Ma che il tè fosse una bevanda super healthy già lo sapeva già Shen Nong il padre dell’agricoltura vissuto, secondo la leggenda, 5.000 anni fa (questo antenato leggendario insegnò al suo popolo come coltivare i cereali per sfamarsene, in modo da evitare l'uccisione di animali. Si dice che abbia assaggiato centinaia di erbe per valutarne il valore medicinale), ma oggi gli studi scientifici parlano anche di proprietà incredibili in termini di prevenzione e cura.
L’uso dei superfoods invece è più recente e grazie allo studio della nutraceutica (Il termine nasce dalla fusione dei termini “nutrizione” e “farmaceutica”, per indicare la disciplina che indaga tutti i componenti o i principi attivi degli alimenti con effetti positivi per la salute, la prevenzione e il trattamento delle malattie) e della nutrigenomica (La scienza che studia i rapporti tra il patrimonio genetico, il genoma, e la variabilità interindividuale ai cibi), si è arrivati a scoprire come mai il cibo può essere la medicina del futuro!
E cosi con il progetto www.superherbsuperyou.com desidero avvicinare le persone a vivere il rito del tè con una nuova esperienza sensoriale e benefica. Meditativa.
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